STORIE DI SUCCESSO
STORIE DI
SUCCESSO
Come una persona può Cambiare il Mondo Aziendale
IN BREVE
Un’azienda nostro cliente ha deciso di investire in un percorso di counseling individuale per potenziare le competenze comunicative dei propri collaboratori. Cinque incontri. Due ore ciascuno.
In questo articolo ti racconto la storia di uno di quei partecipanti: il suo viaggio, le sue sfide, e il cambiamento che ha reso il suo modo di comunicare una leva per il successo personale e aziendale.
Alla fine, ti spiegherò come anche tu puoi intraprendere questo percorso per te o per il tuo team.
IL PUNTO DI PARTENZA
Anche se il lavoro va bene, anche se i numeri sono a posto, anche se nessuno si lamenta apertamente, qualche volta si sente che qualcosa non va’. C’è qualcosa sotto la superficie: tensioni non dette, riunioni infinite che non portano da nessuna parte, incomprensioni che si accumulano come polvere.
Così è iniziata questa storia. Una mail ricevuta di prima mattina. Un responsabile HR di una grande azienda ci scrive: “Abbiamo bisogno di migliorare la comunicazione interna. Ci sono persone valide, ma si parlano poco. O male. Abbiamo bisogno di cambiare”.
Avevano già fatto corsi. Workshop. Riunioni su riunioni. Ma niente aveva funzionato davvero.
Era tempo di un approccio diverso. Più profondo. Più umano.
IL DUBBIO
Il primo incontro è stato tutto fuorché semplice.
Chiamiamolo Marco. Dirigente di lunga data. Grande esperienza. Ottimi risultati. Ma relazioni tese con il suo team.
“Counseling? Non sono mica matto. E poi, io non ho problemi a comunicare. Sono loro che non mi capiscono.”
Lì ho capito che il viaggio sarebbe stato interessante!
Marco non voleva cambiare. Aveva paura di mettersi in gioco. Ma qualcosa lo aveva spinto a dire sì a quell’incontro. Una piccola crepa nella sua corazza.
ACCENDERE UNA LUCE
Non si tratta di terapia. Non si tratta di giudicare. Si tratta di esplorare.
Durante il primo incontro, ho semplicemente ascoltato. Marco parlava. Di quanto fosse difficile gestire il team. Di quanto fosse frustrante non sentirsi compreso. Di quanto gli costasse ripetere le stesse cose senza risultati.
A poco a poco, è emerso un nodo: Marco non aveva mai imparato davvero ad ascoltare. Era bravissimo a spiegare, ma non a sentire. La sua comunicazione era a senso unico.
Gli ho fatto una domanda: “Che effetto ti fa sapere che potresti avere parte della responsabilità di queste incomprensioni?”
Silenzio.
Poi: “Un po’ mi rode. Ma mi incuriosisce.”
Abbiamo iniziato da qui.
VOGLIO LE PROVE
In cinque incontri abbiamo lavorato su diversi aspetti:
- Consapevolezza comunicativa: Marco ha imparato a riconoscere i suoi automatismi. I toni. I silenzi. I gesti.
- Ascolto attivo: Ha scoperto il potere di restare in silenzio. Di fare domande. Di accogliere.
- Gestione del conflitto: Ha imparato che il conflitto non è una battaglia, ma una possibilità di chiarimento.
- Assertività: Ha capito come esprimere bisogni e limiti senza aggressività, ma anche senza passività.
- Empatia: Ha iniziato a vedere le persone per quello che sono. Con le loro difficoltà, ma anche con le loro potenzialità.
È stato difficile, finché Marco non ha capito come renderlo facile.
Ci sono stati momenti in cui Marco voleva mollare. In cui si è arrabbiato. In cui si è sentito messo in discussione.
Ma c’è stato anche altro.
Un giorno, alla fine del terzo incontro, mi ha detto: “Mi sono accorto che ho parlato per mezz’ora con una mia collaboratrice senza interromperla. Non mi era mai successo.”
Era successo qualcosa.
VOGLIO UNA RICOMPENSA
Alla fine del percorso, Marco non era diventato un altro. Era ancora se stesso. Ma con una marcia in più.
Era più presente. Più chiaro. Più diretto. E molto più efficace.
Le riunioni erano più snelle. Le tensioni si erano allentate. Le persone si sentivano ascoltate. Il clima era cambiato.
E non solo per lui.
Quella piccola crepa iniziale aveva fatto entrare luce. E quella luce si era diffusa. Anche altri colleghi hanno chiesto di intraprendere il percorso. Anche altri team hanno voluto lavorare sulla comunicazione.
Il cambiamento era diventato virale.
E tutto è iniziato da un piccolo, coraggioso passo.
COSA ABBIAMO IMPARATO NOI DA QUESTA STORIA?
Ogni azienda è fatta di persone. E ogni persona comunica. Bene o male, non importa: comunica.
Se la comunicazione è un problema, allora è lì che bisogna intervenire. Non con soluzioni preconfezionate. Ma con un lavoro su misura. Un lavoro umano. Profondo. E trasformativo.
Il counseling individuale funziona proprio per questo: parte dalla persona. E restituisce strumenti, consapevolezza e forza.
Non è un corso. È un’esperienza. Un viaggio. Un atto di coraggio.
COME TI PUÒ ESSERE UTILE QUESTA STORIA
Se ti sei riconosciuto in questa storia, se nella tua azienda senti che la comunicazione potrebbe fare un salto di qualità, se hai capito che il vero cambiamento inizia dalle persone, allora forse è il momento di fare il primo passo.
Scrivici. Raccontaci com’è la situazione nella tua realtà. Capiremo insieme se un percorso come questo può fare la differenza anche per te.
Perché ogni viaggio inizia con un sì.